Fra le due guerre, ci fu un massiccio risveglio culturale popolare che intese lasciarsi alle spalle il secolo precedente e le tragedie belliche appena concluse per gettarsi a capofitto in un futuro che si voleva foriero di serenità, modernismo e benessere. Non per niente si parla di anni ruggenti! Ma se questo atteggiamento era chiaramente riscontrabile negli Stati Uniti, non altrettanto si può dire dell’Italia. Da noi, paese ancora, per gran parte, contadino, l’ottimismo era velato da una malinconia che traspariva qua e là nella musica popolare dove, a testi anche molto scollacciati e a pesanti doppi sensi, si alternavano canzoni che rappresentavano tragedie di ogni genere, individuali, familiari e sociali. Sembra quasi che si volesse fare un mea culpa collettivo ad espiazione di non si sa bene quali peccati. Il risultato è che oggi, a distanza di un secolo o poco meno, questi testi d’antan ci inducono al sorriso e si rivelano in pieno nella loro grossolana fattura. Quindi, niente paura, ci sarà da ridere, niente lacrime!
Il concerto alterna, quindi, brani made in U.S.A., scelti fra i più esplosivi del repertorio orchestrale di allora, con canzoni lacrimevoli e scollacciate anni 30 interpretate da Paolo Venier con l’accompagnamento di Giulio Scaramella al pianoforte. C’é anche Greta Rizzotti, giovane e talentuosa ballerina di tip tap. Dirige Tom Hmeljak.
Il concerto è organizzato dall’associazione NuovaMultimusica con il sostegno della regione FVG e della fondazione Kathleen Casali.
Gli appuntamenti fissati sono i seguenti:
Trieste, ITIS, 6/11/24 ore 17:00
Gorizia, Teatro Bratuz, 8/11/24 ore 20:30
Trieste, Sala Luttazzi , 4/12/24 ore 21:00
San Giorgio di Nogaro, Auditorium San Zorz, 7/2/25 ore 20:30
Spilimbergo, Teatro Miotto, 8/2/25 ore 20:30
Maniago, Teatro Verdi 16/2/25 ore 18:00